
Nella casa dell'occidente come luogo sociale...
E' tutto prodotto industrialmente,su larga scala:come puo' trasmettersi la buona volontà d'un artigiano,se filtrata da macchine e divisa in una produzione che innesta e distacca l'oggetto,se sconvolta da chi ha ideato quell'oggetto fino al robot che lo finisce?
Certo tutto giunge dalla materia,anzi,tutto è materia....ma non smetto di credere
fermamente che il vino fatto da un paio di mani piuttosto che da un paio d'altre
sia necessariamente differente;sarà l'insieme di irripetibili circostanze e sarà
anche l'ingrediente costituito dall'intento umano a fare la differenza.
Questa estrema e globale mediazione non fa altro che ricordarmi ancora una volta quanto la saggezza popolare sia un calderone enciclopedico di indubbia efficacia...
La quantità è a scapito della qualità,e risalire all' umanità che permea un prodotto è sempre piu' difficile,cosi' come è difficile che essa possa raggiungere il consumatore.
Le cose "su misura" sono notoriamente divenute lusso di pochi e c'è da riflettere su come quella misura ormai sia piu' il denaro che il beneficio alla persona.
Le parole partono come frecce da un arco,lacerano la carne,perforano gli organi;
un'onda gigantesca diventa onda quando la vedo e mi travolge mentre penso:
o. n. d. a.
Non ci si puo' reinventare abitanti delle pendici nepalesi,con una faccia bianca e in mano la birra con nome tedesco(prodotta in Italia),neppure immedesimarsi in uno Zulù è possibile,ma si puo'provare a parlare con un Nepalese,anche a gesti,si puo' osservare il movimento delle sue mani,anche in tv.
Qui il dubbio dello scrittore è:venderò?
E qui viene perpetrato l'omicidio di quello scrittore.
L'onda si ritira dal limite del linguaggio:l'orizzonte che questi occhi vedono.
Tu mi dici che la società fa schifo,che ti provoca conati di spirito al solo pensiero di doverne essere parte,ma questo non è altro che un atteggiamento,il risultato di un'indigestione quotidiana di orrore e vergogna,una delle tante reazioni che si possono avere.
Accendo il televisore e scopro che è scoppiata una guerra,che a due isolati da me hanno sparato a una donna,che una bimba è scomparsa,che il fatto è legato all'informazione e che spesso ha con essa un rapporto di dipendenza.
Non si tratta di fregarsene di tutto!Però mi arrabbio pensando che una mandria nel recinto mastichi bandiere e prenda frustate illusa di poter distrarre la World Trade Organization...Il giorno dopo tutti insieme al concerto,a teatro,al rave,
alla sagra,in disco,al pub:mandria e mandriani,interscambiabili secondo neccessità di forma.
La Globalizzazione è comunque fatta di persone,e l'interazione fra esse è inevitabilmente interazione globale,ecco il punto.
Il benessere di una società è dato dalla somma del benessere degli individui che la compongono,bella equazione vero?Allora sommiamo le popolazioni del cosiddetto terzo mondo e tentiamo un equivalenza con quelle del primo mondo...la società globale vive uno stato di benessere?
Ora scendiamo nel piccolo,giocando anche un po' con la psicologia,proviamo a immaginare la risposta sincera alla domanda sei felice in tutto e per tutto?posta a tutti i componenti di una città,di un quartiere(anche agiato),di un nucleo familiare.
E' un test che puo' fare chiunque,basta chiedere a se stessi e alle prime persone che si hanno intorno.
Allora cancelliamo il debito,d'accordo,fermiamo la guerra,d'accordo,studiamo Marx fino in fondo e applichiamolo mescolato con Ghandi,d'accordo,svestiamoci dei nostri beni e spargiamoli oltre frontiera,d'accordo,ma saremo felici in tutto e per tutto?
Lascio il cinismo in frigo.
Temo sia tardi per la deglobalizzazione e la garanzia di autosufficienza per chiunque.
Ho fede nel fatto che non sarà mai tardi per prendere coscienza che fare bene al mondo nasce dal far bene a se stessi e a gli altri...nel proprio piccolo.
Smettiamola di usare il potere come un arma.
Il sole continuerà a scaldare ancora per un po',l'universo si muove.chiudo gli occhi e vedo astri nel buio.
Respiro,rantolo,procreazione,odore di sangue caldo,pioggia nel bosco.
Suoni di clacson,ruote di carretti,nitriti,odore acre di smog,rumore di onde sulla sabbia.
Pianto di morte,esplosioni,grida,silenzio,aria in cima a un monte,increspature sul lago,odore della polvere da sparo.
Scossa del frigo che s'aziona,terra sotto i piedi nudi,una maglia di lana sulla pelle,una lama che recide la carne,ululati,la luna tra le nuvole.
E via vivendo.